Come ormai molti sapranno, lo shiatsu è il mio primo amore: la prima pratica manuale che mi ha mostrato quanto si possa dare sostegno al nostro organismo e attivare la sua capacità innata di ritrovare il proprio equilibrio psicofisico.
Per questo motivo sono stata molto contenta di scoprire come lo shiatsu abbia potuto supportare gli abitanti di Norcia colpiti dal recente Terremoto. Qui infatti alcuni operatori volontari hanno praticato shiatsu per tutto il mese di agosto a riceventi terremotati: il conTatto umano come spinta a ritrovare “la grande forza che hanno dentro”. A raccontarlo all’AdnKronos Salute è stato Gianfranco Ferraro, responsabile regionale Fisieo dell’Umbria, che nell’aprile del 2016 era stato tra gli organizzatori del Convegno nazionale della Federazione tenutosi proprio a Norcia.
Lo shiatsu ha il grande potere di far scoprire alle persone quali siano le proprie risorse e a poterle mettere in campo per centrarsi e ripartire.
Ho appreso con molto piacere che sono stati organizzati incontri anche con i bambini e che, durante un’iniziativa corale, lo shiatsu è stato praticato una sorta di gioco nel quale i bambini e in genitori praticavano Shiatsu a turno l’uno sull’altro, vicendevolmente.
Penso infatti che sia anche importante che i trattamenti shiatsu siano spogliati di un’aura a volte troppo mistica e che lo shiatsu stesso venga riportato alla sua essenza: il conTatto tra persone, e tra mente e corpo. Il riequilibrio che ne scaturisce non è altro che sostegno reciproco originato dal sapiente richiamo e uso dei meridiani energetici.
Spero che presto vengano orgnaizzate altre iniziative così e che lo shiatsu venga riconosciuto come uno strumento valido di supporto psicofico, e non un semplice massaggio.