“La vita è una reazione di fronte al nulla, ne’ mancano parole per definirla: energia, pulsioni, vitalità; sono tutti sinonimi di potenziale energetico, patrimonio che deve essere mantenuto mediante un processo di scambio”. Phillippe-Emmanuel Souchard

Queste parole sembrerebbero essere state pronunciate da qualche asceta orientale. Sono invece di un fisioterapista francese. Phillippe Souchard, il creatore della Rieducazione Posturale Globale, parla spesso nei suoi scritti di energia e del ruolo attivo del paziente nel suo processo di riarmonizzazione.

 © Nino Costa Fotografia
© Nino Costa Fotografia

Ovviamente, data la mia formazione, sono rimasta colpita da queste parole poiché mi sono spesso trovata a parlare di energia nello shiatsu e a connotarla di aspetti concreti, senza però avere un riscontro nei miei interlocutori. Ecco allora che Souchard, docente di fama internazionale, mi offre l’occasione non solo di parlare di energia, ma anche di poter trovare uno spunto per integrare la mia attività di fisioterapista e quella di operatore shiatsu.

Durante un trattamento shiatsu o un percorso di rieducazione posturale, il fine è il medesimo:
il ripristino di una condizione di omeostasi.

 

Lo shiatsu opera a livello energetico: se una parte del nostro organismo non riceve energia o ne è sovraccarica, si creano problematiche che trovano il loro sfogo nel fisico. In un ciclo di trattamenti fisioterapici, il paziente è il protagonista mentre il fisoterapista è l’operatore che conduce alla riarmonizzazione. Quest’ultimo ricerca i distretti che partecipano allo squilibrio del corpo e creano il problema antalgico.
Perciò, come dice Souchard, l’energia che possediamo va preservata con un processo di scambio.

Sicuramente parliamo di metodologie diverse e di approcci differenti, ma non opposti. Lavorando in entrambi i campi so per esperienza che si lavora sempre sull’energia del paziente, che sia muscolare o psichica. In ogni trattamento la persona va intesa come una come unità psicosomatica indivisibile, che si esprime attraverso posture e movimenti.
Contattare la persona, il suo corpo, significa contattare la sua energia a qualsiasi livello agiamo.