Dopo una lunghissima pausa, torno a raccontare dei trattamenti fatti alla Signora Autostima sia perché è un incontro che ha segnato la mia attività lavorativa, sia perché il lavoro con lei mostra quanto sia significativo non smettere mai di prendersi cura di se stessi, anche attraverso lo shiatsu.

Quarto trattamento shiatsu: il fuoco dopo la tempesta.

 

Quando la Signora A. torna per il trattamento settimanale, mi sembra più piccola del solito dietro la sua sciarpona bianca. Quando le chiedo come sta, mugugna e alza le spalle. Le chiedo cosa vorrebbe che succedesse nel trattamento e le i mi risponde di voler solo rilassarsi un po’. Si apre raccontandomi che ha passato l’Immacolata con la figlia e che hanno finalmente parlato un po’, ma che le cose non sono andate come lei stessa si aspettava. Nonostante sorrida, mi sembra amareggiata e noto una postura generalmente più distesa del solito, ma allo stesso tempo più lassa, abbandonata. C’è qualcosa nell’atteggiamento generale che mi suggerisce un certo abbandono più che un senso di relax o di tranquillità.
Inizio a lavorare la funzione di integrazione e assimilazione perché il suo atteggiamento fiacco mi fa pensare ad un bisogno in questo senso. Mentre lavoro gli arti inferiori vengo colta di sorpresa da un movimento della Signora A. che porta le braccia semi distese sin sopra la testa: dopo un lievissimo stiramento la mia ricevente lascia le braccia in quella posizione.
Mi siedo dietro la testa della Signora A. al momento di lavorare la cervicale, poi “stiro” le orecchie e pongo le mie mani a coppa sugli occhi e sulle orecchie.

quarto trattamento shiatsu
Lim Heng Swee aka ilovedoodle

Al termine del trattamento shiatsu la Signora A. mi sembra abbia una postura armoniosa e mi sembra profondamente rilassata.
Al mio rientro trovo la ricevente ben sveglia: mi sorride e mi dice che si sente molto meno tesa e che il dolore al collo le sembra molto più lieve. Purtroppo non mi aveva precedentemente accennato al suo disagio e le chiedo di farmi presente dei suoi fastidi anche in futuro cosicché io possa lavorare con una visione più chiara. La Signora A. mi risponde che alla sua età si sorvola su quelli che sono solo problemini e che comunque aveva troppo pensieri per la testa quando è arrivata per ricordarsene: il fine settimana per lei era stato fin troppo burrascoso.

E’ molto contenta perché quando le pongo le mani sugli occhi le “si accende una luce” che le riecheggia dentro.

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Quando ci accomiatiamo, dopo il trattamento shiatsu e la nostra chiacchierata, mi sembra tornata alle sue “dimensioni” normali, ma soprattutto torna a fare un sorriso.